E' un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.
E’ un approccio psicoterapico interattivo e standardizzato, scientificamente comprovato da più di 44 studi randomizzati controllati condotti su pazienti traumatizzati e documentato in centinaia di pubblicazioni che ne riportano l’efficacia nel trattamento di numerose psicopatologie inclusi la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici, i disturbi del comportamento alimentare e le dipendenze.
La terapia EMDR ha come base teorica il modello AIP (Adaptive Information Processing) che affronta i ricordi non elaborati che possono dare origine a molte disfunzioni. Numerosi studi neurofisiologici hanno documentato i rapidi effetti post-trattamento EMDR.
E’ un insieme di attività volte al potenziamento delle abilità cognitive. In base al profilo emerso dalla valutazione neuropsicologica e logopedica viene formulato un piano di trattamento specifico per la difficoltà del bambino ma che tenga conto anche dei punti di forza.
Nel caso dei disturbi dell’attenzione, una volta compresa la natura delle difficoltà (su quale componente dell’attenzione il bambino ha necessità di aiuto), verrà elaborato un programma di trattamento che prenda in considerazione sia le strategie per far fronte alle carenze presenti, sia degli esercizi specifici per potenziare le abilità di cui si ha bisogno.
Per fare ciò viene utilizzato presso lo Studio Liberamente anche il metodo integrato proposto dal Prof. Benso.
Il Metodo Benso è definito trattamento “integrato” perché mira a potenziare le componenti attentive esecutive, gli apprendimenti complessi (lettura, scrittura, calcolo) e le funzioni sottostanti (linguaggio, visuo-percezione) che risulteranno deboli dalla valutazione.
Con tale trattamento si espone gradualmente e direttamente il bambino a “stress” attentivi-esecutivi crescenti.
Non è sufficiente spiegare solo come si sta attenti, ma bisogna indurre il bambino ad esprimere in gradualità crescente tutti i tipi di attenzione e le funzioni esecutive di base.